La meningite è un’infezione disabilitante e fatale, veicolata da diversi microrganismi, che può colpire chiunque, a qualunque età, in diverse forme cliniche. Le conseguenze perdureranno per tutta la vita; puoi evitare questa grave malattia grazie alla prevenzione.
La meningite si manifesta, di solito, con i caratteristici sintomi della “triade”:
Negli adulti, la meningite appare, inizialmente, come una forte influenza. Il mancato, tempestivo, riconoscimento dell’infezione rappresenta una problematica importante perché, spesso, prima di portare il malato in ospedale passano ore preziose che potrebbero incidere in maniera decisiva sul decorso della malattia. Si stima che il 47% dei pazienti con meningite batterica si presenti in ospedale dopo meno di 24 ore dall’insorgenza dei sintomi 1 ritardando l’inizio della terapia specifica.
Sebbene la triade sia la manifestazione classica della meningite, è bene ricordare che:
Se pensi di aver riconosciuto i sintomi di una meningite, è vitale raggiungere il più vicino ospedale nel più breve tempo possibile per iniziare una terapia antibiotica aggressiva sul paziente e una profilassi sui contatti stretti. La meningite batterica, infatti, può essere contagiosa per le persone che hanno avuto contatti ravvicinati e prolungati col malato.
Al momento del ricovero in ospedale, bisognerà procedere velocemente a una conferma o a una smentita del sospetto di meningite mediante puntura lombare e prelievo del liquido cerebrospinale, l’unico metodo diagnostico certo in caso di meningite2. Tuttavia, data la quantità di tempo necessaria per avere i risultati di laboratorio, è possibile utilizzare una metodologia empirica che suggerisce al medico, in maniera rapida, il sospetto di una meningite: la valutazione dei segni di Kernig e Brudzinski. 1
Questi due metodi si basano sull’incapacità, del paziente con meningite, di eseguire movimenti semplici ma che, per lui, risultano molto dolorosi:
Sebbene il “metodo dei segni di Kernig e Brudzinski” sia in uso da almeno un secolo e aiuti il medico in una prima valutazione del paziente, recenti studi6, insieme alle raccomandazioni delle linee guida ESCMID (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases) 3, hanno rilevato la sua bassa sensibilità diagnostica: un paziente che non presenta i segni di Kernig e Brudzinski potrebbe comunque essere affetto da meningite. Questa evidenza conferma la puntura lombare unico metodo diagnostico certo in caso di meningite.
In caso di sospetta meningite (presenza della triade, positività ai segni di Kernig e Brudzinski) la terapia antibiotica, va iniziata immediatamente, senza aspettare i risultati dell’esame del liquido cerebrospinale.
In caso di sospetto di meningite batterica dovrebbe anche essere iniziato, insieme all’antibiotico empirico, il trattamento con desametasone, un antinfiammatorio cortisonico, che riduce la perdita dell’udito e le conseguenze neurologiche. 2
In seguito, la terapia cortisonica può essere:
La meningite batterica è una malattia mortale, tuttavia se il paziente sopravvive le immediate conseguenze, a livello neurologico, possono impattare negativamente sulla qualità di vita della persona causando ritardi mentali e deficit cognitivi.8,9 È importante ricordare che gli effetti della meningite possono mantenersi per anni dopo la guarigione: a lungo termine, infatti, i sopravvissuti all’infezione, possono presentare anche deficit motori.8
Se sei un adulto e vuoi proteggerti dalla meningite puoi farlo vaccinandoti. La meningite non è una malattia dell’infanzia, chiunque può essere contagiato. La prevenzione contro questa terribile infezione aiuterà te e diminuirà la circolazione dei batteri all’interno della comunità, proteggendo indirettamente le altre persone, soprattutto i bambini.
Fonti