Oltre al problema delle disomogeneità nelle politiche vaccinali regionali, esiste la questione legata all’obbligatorietà di alcune vaccinazioni. Da una parte, molte persone considerano prioritari i vaccini obbligatori, sminuendo l’importanza delle vaccinazioni raccomandate o consigliate, che invece sono altrettanto importanti per salvaguardare la salute della popolazione.
Dall’altra, l’obbligatorietà può essere vissuta come un’imposizione e suscitare nelle persone un atteggiamento negativo nei confronti dei vaccini che, invece, non ha ragion d’essere alla luce dei benefici apportati da questi strumenti, non solo per il singolo individuo ma per l’intera società, che risulta protetta dall’agente patogeno.
E’ quindi fondamentale, soprattutto quando si parla di vaccini “raccomandati” che le regioni si impegnino a garantire un’offerta vaccinale attiva e gratuita, facendo in modo che tutti i cittadini siano correttamente informati al riguardo, e possano scegliere di accedere a tutti i vaccini disponibili in maniera libera e consapevole.